martedì 11 novembre 2014

Arriva la polizia per lite familiare. Ma erano partite di scacchi con il PC


Strilli e urli provenienti da un appartamento di un caseggiato di Oslo avevano messo in allarme i vicini, che pensavano ad una brutta lite in famiglia. La polizia ha suonato alla porta, ma quando un uomo ha aperto con una certa tranquillità, gli agenti hanno capito che qualcosa non quadrava. Il proprietario ha spiegato alle forze dell'ordine che non erano rumorosi screzi: era lui che urlava e si disperava perché il suo computer continuava a batterlo agli scacchi. E' stata la stessa polizia della capitale norvegese a rendere noto il particolare episodio con un tweet (Oslo, flere meldinger om skrik fra leilighet, vi er på stedet, kun en sjakkspiller som var frustrert over å til stadighet tape mot egen pc) traducibile con: "Siamo sul posto. E' solo un giocatore di scacchi frustrato perché perde continuamente contro il suo stesso PC".

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