mercoledì 17 dicembre 2014

"Il televisore è del cane, non è mio": le scuse per non pagare il canone TV


Un tempo visto come un odioso balzello, oggigiorno pochi si oppongono al pagamento del canone RAI. Potrebbe stupire il fatto che, nel civilissimo Regno Unito dove il non pagare le tasse è considerato quasi al pari di un delitto, ed è fatto che suscita enorme sdegno, circa un milione e mezzo di nuclei familiari eviti di pagare il corrispettivo, cioè la "colour TV licence". E oggi sono state rivelate alcune tra le scuse addotte quando gli ispettori sono andati a bussare alle porte. Come ha riferito Stephen Farmer, portavoce del "TV Licensing", alcune scuse sono veramente irresistibili per la loro scoppiettante fantasia. "Il televisore appartiene al mio cane, dite a lui di pagare il canone", ha ad esempio detto un uomo alla vista degli esattori. E poi: "Sono il Messia, non ho bisogno di una licenza per la TV"; "Me l'ha portata in dono una fata, non pensavo di dover pagare"; "Non possiedo il telecomando, perché dovrei pagare?"; "I soldi del canone li ho spesi per far castrare il gatto".

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