Qualora fosse possibile atterrare di persona su una cometa, che odore avrebbe mai, ammesso di potersi togliere il casco? Saprebbe di "uova marce, urina di cavallo, formaldeide, mandorle amare, alcool e aceto". Così perlomeno odorerebbe la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, i cui componenti chimici sono stati analizzati dall'università di Berna. I ricercatori si sono basati su uno degli strumenti a bordo della Rosetta, la sonda spaziale che il prossimo 12 novembre dovrebbe riuscire a sbarcare proprio sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Il nome della sonda deriva dalla stele di Rosetta perché, come accadde per il celebre obelisco, si spera che aiuti a decifrare cose rimaste senza spiegazione. La stele fu scoperta nel 1799 da Pierre-François Bouchard, capitano nella campagna d'Egitto di Napoleone Bonaparte.
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